Luogo comune
Luogo Comune è il risultato della ricerca fotografica commissionata dal Comune di Modena in occasione della call di fotografia urbana Sguardi Civici.
Il progetto si sviluppa intorno al quartiere San Faustino, un quartiere residenziale che nasce a inizio ‘900 nella zona sud-ovest della città di Modena intorno a Via Giardini. Luogo comune mette in mostra l’epidermide del quartiere San Faustino, così come si presenta al suo visitatore, con uno sguardo aperto a un’estetica dell’ordinario. Il San Faustino infatti, con il suo carattere prettamente residenziale, ha una dimensione familiare - e in qualche modo rassicurante - poiché fa parte di quei luoghi del quotidiano di un’Italia minore, l’Italia lontana dai borghi storici e dalle bellezze reclamizzate, un tipo di dimensione urbana dove molti di noi sono cresciuti o che comunque tutti conoscono, e che si ritrova in ogni provincia del nostro paese. Attraverso una rappresentazione formale dell’architettura e una serialità che si ripete, le immagini parlano dell’aspetto fisico e del tessuto sociale del quartiere mettendo in primo piano l’unicità e la poesia delle “cose normali”: i condomini residenziali, l’edilizia unifamiliare degli anni ’50 e ’60, i cortili, il centro commerciale, gli edifici amministrativi.
Luoghi familiari, quasi prevedibili, che la fotografia ci permette di avvicinare e osservare per un tempo lungo, individuando particolari e dettagli che rendono unici questi luoghi. Le fotografie giocano con il doppio significato dell’espressione luogo comune, inteso da una parte come la scorciatoia cognitiva con la quale tendiamo erroneamente a riconoscere i soggetti attraverso le caratteristiche assegnate al gruppo - rendendo prevedibile la realtà attorno a noi e la sua stessa identificazione - e dall’altra il luogo comune inteso come uno spazio della comunità, un luogo aperto che è nell’immaginario di tutti e appartiene a tutti.
COMMONPLACE
Commonplace is the result of the photographic research commissioned by the Municipality of Modena on the occasion of the call for urban photography Sguardi Civici.
The project is developed around the San Faustino district, a residential area that was established in the early 1900s in the south-west of the city of Modena around Via Giardini.Commonplace shows the epidermis of the San Faustino district, as it presents itself to its visitors, with a gaze open to an aesthetic of the ordinary. In fact, San Faustino, with its purely residential character, is characterized by a familiar - and somehow reassuring - dimension, as it is part of those everyday places of a less known Italy, an Italy far from the touristic hotspot and advertised beauties, a type of urban dimension where many of us grew up or that everyone knows, and that can be found in every province of our country.
Through a formal representation of the architecture and a seriality that repeats itself, the images speak of the physical appearance and social fabric of the neighbourhood, emphasising the uniqueness and poetry of ‘everyday things’: the single-family buildings of the 1950s and 1960s, courtyards, the shopping centre, apartment blocks, administrative buildings .Photography allows us to approach and observe those familiar places over a long period of time, picking out details and particulars that make these places unique.
The photographs play with the double meaning of the expression commonplace, understood on the one hand as the cognitive shortcut by which we tend to mistakenly recognise subjects through the characteristics assigned to the group - making the reality around us and its very identification predictable - and on the other hand the common place understood as a community space, an open place that is in everyone's imagination and belongs to everyone.